sabato 20 febbraio 2016

Alloro

Sicuramente tutti avrete sentito parlare dell'alloro, io leggendo il libro di mia mamma ho scoperto cose che non sapevo su questa pianta, io l'ho sempre usato per insaporire gli involtini alla siciliana e boi lo metto a bollire con l'acqua quando non riesco a digerire bene o quando ho un poco di influenza, ma anche quando preparo delle patate in casseruola con un un filo d'olio, cipolla, un pizzico di sale, pepe nero macinato e alloro, poi la foglia la tolgo non la mangio mai ma il sapore che porta al piatto è meraviglioso e poi li metto anche nel barattolo del pangrattato per farlo conservare meglio.
Il suo nome è Laurus nobilis, laurus è il genere e nobilis significa il più apprezzato. La pianta è nota fin dall'antichità, pensate che i Greci lo consacravano ad Apollo, infatti, il suo aroma sottile e penetrante
richiamava per analogia le capacità profetiche di Apollo e delle sue sacerdotesse.
Durante l'era romana, l'alloro veniva usato per le corone che cingevano il capo dei sommi, ovvero di imperatori, consoli, poeti e letterati. Apicio lo usava come condimento per la sua ricetta del maiale con l'alloro, usando sia le foglie che le bacche, con le quali dava vita a un vino, il laurino e all'olio laurino.
Nel Medioevo, il botanico de' Crescenzi diceva che le sue foglie avvolgevano i fichi e si mettevano nelle gelatine per profumarle e inoltre diceva che: " con qualunque cosa si mettano a cuocere, il suo odore grandemente accrescono confortando stomaco e cervello".
Il libro di casa Cerutti a proposito delle sue bacche diceva: " Le bacche dell'allloro sono simili a quelle dell'olivo, ma più piccole e con un grosso nocciolo, prima verdi poi nere. Sono più efficaci quelle ben mature e pienotte, cresciute in pieno sole: servono allo stomaco freddo e contro i suoi dolori, come pure a quelli dell'intestino, che siano causati dal freddo o dal vento; valgono anche contro le coliche e, prese con il miele, fanno bene per l'asma e per i raffreddori che vengono dall'essere rimasti infreddoliti e bagnati.
Si trova negli autori che sette bacche d'alloro, inghiottite dalle donne in gravidanza vicine al parto, fanno mettere al mondo il figlio con poco travaglio".
Caratteristiche e Proprietà
Si tratta di un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauracee. Il fusto è eretto, la corteccia verde e può raggiungere 3 metri d'altezza. Le foglie sono verde scuro, coriacee, a forma di lancia, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore. I fiori sono minuscoli, giallo-verdi, riuniti in ombrelle e sbocciano in aprile. Essendo una pianta dioica, cioè dotata della parte femminile e di quella maschile, solo i primi fruttificano producendo bacche porpora-nerastre che maturano d'estate. L'alloro, pianta rustica, cresce spontaneamente in tutte le regioni mediterranee e in ogni tipo di terreno. Può essere coltivato negli orti senza problemi. Le foglie si raccolgono tutto l'anno ma particolarmente in marzo, durante la fiorirtura, e le bacche quando la maturazione è completa. le une e le altre vanno fatte essiccare all'ombra, in luogo asciutto e aereato, lontano dalla polvere. Si conservano poi in recipienti di vetro.
Fra i principi attivi contenuti nell'alloro vi è un olio essenziale molto usato in medicina e profumeria. Foglie e bacche possiedono proprietà toniche, stimolanti, antisettiche e digestive.
UTILIZZO
In cucina, l'alloro entra come componente aromatico in un gran numero  di marinate, salse, intingole e per insaporire alcuni salumi.
Laurino
In un vaso a chiusura ermetica mettete 125 bacche d'alloro molto mature, lavate e asciugate; ricopritele con un bicchiere d'alcol a 90° e tre cucchiai di zucchero. Lasciate così per mezza giornata poi aggiungete 200grammi di alcol a 90°, 2 decilitri di acqua bollita e raffreddata con 120 grammi di zucchero e infine qualche foglia fresca d'alloro. Mescolate bene e lasciate macerare per un mese prima di filtrare e imbottigliare. E' un ottimo digestivo ma può essere servito come aperitivo allungato con acqua frizzante. Discreto l'impiego odierno in fitoterapia.
Olio d'alloro
Fate macerare una manciatina di bacche d'alloro in una tazzina d'olio d'oliva. Dopo una ventina di giorni, schiacciatele per spremerne tutto il succo e filtrate il liquido attraverso una pezzuola di tela. Conservate l'olio in una bottiglietta, in luogo fresco e scuro, e usatelo per frizioni in causo di reumatismi o contusioni.
Bagno distensivo
In una vasca con acqua calda, versate il liquido ottenuto facendo macerare per un paio di giorni 400 grammi di folgie e bacche d'alloro.
Infuso per digestioni difficili
Versate 15 foglie d'alloro in un litro d'acqua caldissima. Filtrate dopo 10 minuti, addolcite il liquido con poco zucchero sorbite lentamente due volte.
Decotto per bagni contro l'eccessiva sudorazione dei piedi
Fate bollire, per una ventina di minuti, una manciata di bacche d'alloro in un litro d'acqua. Lasciate macerare sino al raffreddamento completo, poi schiacciate le bacche per spremere il succo e versate il liquido, passato attraverso un colapasta, in un catino in cui vi sia altra acqua calda. Immergetevi i piedi tenendoli il più a lungo possibile.
Vi ricordo che non sono un'esperta di erboristeria e di fitoterapia quindi prima di usare uno qualsiasi dei rimedi citati sopra vi consiglio di parlarne prima con un esperto.
Arrivederci e ci sentiamo per il prossimo articolo.



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